martedì 8 novembre 2011

La bella farfalla

Sono un bambino autistico,
che non può fare le cose che fai tu,
ma non significa che sono inutile,
ho anch'io sentimenti ed emozioni, proprio come te.
Sento le cose che dici,
anche se con le parole non sono ancora in grado di parlare,
forse non ho le capacità fisiche di cui tu sei dotato,
ma questo non vuol dire che sono debole.
So che sono tante le cose
che proprio non capisci di me,
ma non lasciarti intimidire,
potrei aver bisogno di un amico e una calda mano d'aiuto.
Forse avrò una mente che funziona in modo diverso,
forse, invece di girare le pagine di un libro, io le sventolo,
ma questo non vuol dire che tu non possa insegnarmi,
potresti rimanere sorpreso da ciò che riesco a imparare.
Se, quando non collaboro, credi che mi stia comportando male
e trai le conclusioni che non sono abbastanza disciplinato,
considera per un solo instante
che la strada che devo percorrere può essere dura.
Quando mi fissi, punti il dito verso di me o inizi a sussurrare,
mi rattristo e mi vien voglia di piangere...
Perché pensi a me quasi come a un bruco infermo?
Perché non vedi che sono una bella creatura di Dio?